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Libro

Greco I

1. Introduzione alla fonetica greca

1.1. L'alfabeto e la classificazione dei suoni


L' Alfabeto Greco è stato introdotto ufficialmente ad Atene nel 403 a.C. sotto l'arcontato di Euclide. Esso deriva dall'Alfabeto Fenicio (risalente forse al sec. IX a.C.) modificato e adattato al Sistema Fonetico Greco. 

Esso è composto da 24 segni o lettere (γράμματα), di cui 7 vocali e 17 consonanti.

Vocali
Si dicono Vocali (φωνήεντα = risonanti) quei suoni che possono essere pronunciati da soli e costituire una sillaba. Le vocali si possono classificare in diversi modi, in particolare secondo:

  • la Durata o "quantità di suono" in:
    • Brevi: εο.
    • Lunghe: ηω.
    • Ancipiti: αιυ.

  • la Intensità o la "qualità del suono" in:
    • Forti (o Aspre): αεηοω.
    • Deboli (o Dolci): ιυ.

  • il Timbro o "colore del suono" in:
    • Chiare: ιεη.
    • Medie: α.
    • Cupe: οωυ.

Inoltre in alcune grammatiche è prevista la distinzione anche in base a:

  •  Grado di apertura della bocca:
    • Aperte: α.
    • Medie: εηοω.
    • Chiuse: ιυ.

  • Zona del Palato in cui vengono articolate:
    • Anteriori: ιυεη.
    • Medie: α.
    • Posteriori: οω.


Dittonghi

Il Dittongo (διφθογγος) è l'unione fonetica di due vocali, la prima forte (αεηοω) la seconda debole (ιυ) le quali sono pronunciate in un'unica emissione di voce. 
Il Dittongo costituisce sempre una Sillaba Lunga. 

I Dittonghi possono essere:

  • Propri: Quando sono formati da una Vocale Forte Breve (εο) con una Vocale Debole (ιυ).
  • Impropri: Quando sono formati da una Vocale Forte Lunga (ηω) con una Vocale Debole (ιυ). Se è una Vocale Itoa questa si sottoscrive ad -αηω- minuscole () mentre si scrivono a destra di ΑΗΩ maiuscole (ΑιΗιΩι) però in entrambi i casi lo iota non si pronuncia. Raramente è possibile incontrare anche il Dittongo -υι- cioè formato da due Vocali Deboli.
  • Apparenti e Spuri -ει- e -ου- quando sono il risultato di contrazione o allungamento e un tempo si leggevano con il suono -ε- e -ο- stretto e lungo. In seguito però si sono confusi con i suoni dei dittonghi normali.


Consonanti

Le Consonanti (σύμφωνα = risonanti insieme) sono suoni che possono formare una sillaba soltanto con l'aiuto di una vocale. In greco esse sono 17 e si possono classificare secondo: 

  • la Qualità del Suono:
    • 9 Mute (Momentanee, Esplosive): βγδθκπτφχ.
    • 5 Sonore (Spiranti, Continue): λμνρσ, [j, F].
    • 3 Doppie: ζξψ.


Le Mute
sono state così chiamate dai grammatici perché non si possono pronunciare in modo armonioso, se non seguite da vocali. S
i distinguono secondo:

  • l'Organo con cui si Pronunciano:
    • 3 Gutturali: κγχ.
    • 3 Labiali: πβφ.
    • 3 Dentali: τδθ.

  • il Grado d'Intensità del Suono:
    • 3 Tenui: κπτ.
    • 3 Medie: γβδ.
    • 3 Aspirate: χφθ.


Le Sonore
devono il loro nome al fine fatto che il suono da esse indicato si può prolungare per la continuata vibrazione delle corde vocali. 

Esse si distinguono in:
  • 2 Liquide: λρ.
  • 2 Nasali: μν.
  • 1 Sibilante: σ.
Gli antichi grammatici le definivano semivocali (ἡμίφωνα) perché data la loro sonorità hanno la stessa natura delle vocali. Oggi però si definiscono semivocali solo le prime due sonoro-sibilanti che risultano già scomparse nel greco classico cioè -jod- (-j-, suono gutturale-palatale) e digamma (-F-, suono labiale).

Le Doppie rappresentano dei suoni complessi che non possono essere scomposti in singole consonanti, sono utilizzate in diversi vocaboli della lingua greca antica.

  • Ζ ζ (zeta): È una consonante fricativa sonora, spesso trascritta come "z" in italiano.
  • Ξ ξ (xi): È una consonante fricativa, con una pronuncia simile a "ks" in inglese.
  • Ψ ψ (psi): È una consonante fricativa, con una pronuncia simile a "ps" in inglese.