Le occasioni è una raccolta di poesie di Eugenio Montale (1928-1939) ed apparve per la prima volta presso l'editore Einaudi nel 1939: si trattava di una raccolta di 50 poesie, a cui se ne aggiunsero altre quattro nella seconda edizione del 1940.
La maggior parte di esse erano state man mano pubblicate in varie riviste, e già nel 1932 cinque testi avevano costituito un piccolo volumetto, dal titolo La casa dei doganieri e altri versi. La raccolta presenta una struttura più concentrata di quella degli Ossi di seppia. Ossi di Seppia presentava otto sezioni, mentre quest'opera è divisa in sole cinque sezioni: dopo una poesia introduttiva, Il balcone, i testi sono raggruppati in quattro parti, numerate progressivamente con numeri da I a IV. Solo la II sezione ha un nome, Mottetti, e include 20 brevi componimenti; la terza, comunque priva di nome, presenta tre poesie dal comune titolo di Tempi di Bellosguardo.
La dedica iniziale "a I.B." è riferita a Irma Brandeis, che è presente nell'opera nella trasfigurazione poetica del personaggio di Clizia. Sempre di origine ebraica sono altre protagoniste delle liriche, come Dora Markus, Gerti Frankl e Liuba di Liuba che parte; tra esse, oltre alla Brandeis, Montale conobbe personalmente soltanto Gerti. Le occasioni ridimensionano la riflessione esistenziale della precedente poetica, la parola punta la sua attenzione sugli oggetti, tralasciando qualsiasi aspetto meditativo e problematico per concentrarsi sul suggerirsi di immagini nette, frutto anche di un forte impatto di suoni, parole e frasi. La poetica diventa complicata, ardua, impenetrabile, portatrice di un messaggio volutamente occulto, mostrandosi,però, tesa alla ricerca del contatto con l'altro che diventa una donna persa o irraggiungibile, o la lontananza del tempo e il suo rievocare esperienze, oggetti e immagini sbiadite nella memoria e ormai trascorse e intangibili. La donna rappresenta la salvezza, il riscatto del poeta da questo vivere e dall avvicinarsi, annunciato dalla volgarità e dalla mediocrità del presente, della catastrofe; essa è reale in alcuni casi, mentre in altri rivela le tracce di persone diverse, restando, comunque, l ultimo baluardo contro il precipitare degli eventi.
MATERIALI
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