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Libro

Italiano V [PROGRAMMA]

14. LUIGI PIRANDELLO

lpLuigi Pirandello (Girgenti, 28 giugno 1867 Roma, 10 dicembre 1936) è stato un drammaturgo, scrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Per la sua produzione, le tematiche affrontate e l'innovazione del racconto teatrale è considerato tra i maggiori drammaturghi del XX secolo. Tra i suoi lavori spiccano diverse novelle e racconti brevi (in lingua italiana e siciliana) e circa quaranta drammi, l'ultimo dei quali incompleto. Pirandello ha una forte influenza del pensiero positivista, assimilato però nella variante negativa tipica del Naturalismo siciliano, da Verga a De Roberto. La scienza non è concepita ottimisticamente, come una ragione di speranza e di progresso, ma sentita come una potenza demistificatrice, capace di corrodere miti e credenze. Pirandello oscilla sempre, ogni volta che parla dellumorismo, fra una visione ontologica dellumorismo, considerato come una possibilità perenne delluomo, e invece una sua visione storica, derivante da particolari condizioni che hanno posto in crisi le antiche certezze. Lumorismo pirandelliano non è solo una poetica: è anche lespressione coerente del pensiero e della cultura del relativismo filosofico. Esso presuppone la messa in discussione sia del positivismo, sia delle ideologie romantiche. Pirandello del positivismo rifiuta il criterio della verità oggettiva, garantita dalla scienza; del Romanticismo lidea della verità soggettiva, della centralità del soggetto e della sua capacità di dare forma e senso al mondo. Entrano in crisi tanto loggettività quanto la soggettività, ed il concetto stesso di verità che viene posto radicalmente in questione. Ne deriva un assoluto relativismo. La poetica dellumorismo nasce da una riflessione sulla modernità. La stessa contrapposizione fra arte umoristica e arte epica e tragica, di cui si parla nellUmorismo, deriva dalla constatazione che nella modernità la poesia fondata sul tragico e sulleroico non è più possibile. Le categorie di bene e di male, di vero e di falso, su cui si basavano la tragedia e lepica, sono infatti venute a mancare. Lumorismo è larte del tempo moderno in cui tali categorie sono entrare in crisi e in cui non esistono più paramenti certi di verità. Perciò lumorismo non propone valori, né eroi che ne siano portatori, ma un atteggiamento esclusivamente critico-negativo e personaggi problematici e dunque inetti nellazione pratica; esso non risolve positivamente le questioni che affliggono luomo ma mette in rilievo le contraddizioni e le miserie della vita, irridendo e compatendo nello stesso tempo. Larte umoristica è volta continuamente a evidenziare il contrasto tra forma e vita e tra personaggio e persona. Luomo ha bisogno di autoinganni: deve cioè credere che la vita abbia un senso e perciò organizza la vita secondo convenzioni, ritmi e schemi, che devono rafforzare in lui tale illusione. Gli autoinganni individuali e sociali costituiscono la forma dellesistenza. La forma blocca la spinta anarchica delle pulsioni vitali, la tendenza a vivere momento per momento al di fuori di ogni scopo ideale e di ogni legge civile: essa cristallizza e paralizza la vita. Questultima è una forza profonda e oscura che fermenta sotto la forma ma che riesce a irrompere solo saltuariamente nei momenti di sosta o malattia, di notte o negli intervalli in cui non siamo coinvolti nel meccanismo dellesistenza. Il contrasto tra vita e forma è indubbiamente è indubbiamente costitutivo dellarte pirandelliana e della stessa poetica dellumorismo, che sottolinea ironicamente i modi con cui la forma reprime la vita e rivela gli autoinganni con cui il soggetto si difende dalla forza sconvolgente dei bisogni vitali. Il soggetto, costretto a vivere nella forma, non è più una persona integra, coerente e compatta, fondata sulla corrispondenza armonica tra desideri e realizzazioni, passioni e ragione; ma si riduce ad una maschera che recita la parte che la società esige da lui. Nel comico è assente la riflessione. Il comico nasce infatti dal semplice e immediato avvertimento del contrario, dallavvertire con un sussulto irresistibile che provoca il riso, che una situazione o un individuo sono il contrariodi come dovrebbero essere. Invece lumorismo è il sentimento del contrarioche nasce dalla riflessione: riflettendo sulle ragioni per cui una persona o una situazione sono il contrariodi come dovrebbero essere, al riso subentra il sentimento amaro della pietà (che fa Pirandello della vecchia imbellettata, che fa ridere solo se non si riflette sulle ragioni del suo imbellettamento).