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Libro

Greco V

13. Plutarco: la vita

13.4. I Moralia

Si tratta del gruppo più numeroso ed eterogeneo, una serie di trattati, di diversa impostazione letteraria, in cui l'autore spazia dalla filosofia alla storia, dalla religione alle scienze naturali, dall'arte alla critica letteraria. Il titolo Moralia deriva dal fatto che, nell'ordinamento complessivo delle opere fatto dal monaco Massimo Planude verso il 1302, i primi quindici scritti trattano di argomenti etico-filosofici.

In realtà la collezione comprende opere di argomento eterogeneo, trattando di retorica, politica, religione, scienza e letteratura. Altre, inoltre, riguardano questioni come la psicologia degli animali o la meteorologia e l'astronomia (Il volto della luna); in altre sono presenti riflessioni su alcune celebri figure della cultura greca: l'autore, ad esempio, biasima Erodoto perché aveva presentato i Beoti come gente sleale (Della malignità di Erodoto), oppure confronta Aristofane e Menandro, affermando di preferire quest'ultimo al primo (Comparazione tra Aristofane e Menandro). Altre ancora sono di natura pedagogica. I saggi di argomento religioso riguardano il culto delfico, gli oracoli ed i misteri (Su Iside e Osiride) ed esprimono idee religiose personali, come la fede nella provvidenza (Della lentezza dei numi a punire). Per quanto riguarda la filosofia, vi sono scritti ostili all'epicureismo e polemici con gli stoici. Troviamo infine trattati su argomenti occasionali, su questioni eziologiche ed una consolazione per la morte della figlia.