C'è un metodo per questo confronto? Uno ha notato che nel confronto il Greco è sempre più antico sia per una questione di datazione (i personaggi greci risalgono al VI-IV sec, mentre quelli romani durante la fine della repubblica e l'inizio dell'impero), sia per una questione (conseguente a quella appena detta) di documentazione (quella greca è di gran lunga maggiore). Anche Plutarco prende posizione in questo "dibattito", sostenendo che la civiltà greca è anteriore e originale: i Greci hanno trovato e i Romani hanno avuto già la strada aperta. L'ipotesi più probabile è che questa visione sia spontanea perché costituisce la sua mentalità.
I personaggi e gli exempla
Qualcuno ha notato che Plutarco, nel parlare dei vari personaggi, passa dal più noto al meno noto: è contestabile perché il fatto che siano recenti o meno è un dato di fatto, questo No. Plutarco vuole evidenziare quello che accomuna o divide due mentalità: l'opera ha un intento di confronto, ma anche di moralità; quest'ultimo aspetto risente dell'influenza romana degli exempla: infatti Plutarco, attraverso la sua opera, vuole dare degli esempi, dei modelli da seguire, i suoi personaggi sono degli eroi. Anche quando essi sono negativi (cosa abbastanza rara) sono utili, in quanto indicano l'esempio negativo da rifuggire.