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Libro

Greco V

9. Teocrito: la vita

Poco sappiamo di certo sulla vita di Teocrito: le conoscenze possedute dagli stessi biografi antichi erano scarse, tanto che essi tentarono di colmare le lacune rifacendosi alle stesse opere del poeta, come del resto usavano fare in mancanza di altre testimonianze della vita di un autore.

Nell'idillio XXVIII Teocrito stesso ci informa di essere nato a Siracusa e uno scolio all'idillio IV afferma che l'acme del poeta avvenne nella CXXIV Olimpiade, vale a dire fra il 284 a.C. e il 281 a.C.

Poiché Teocrito nomina come viva Arsinoe, sorella e moglie del re Tolomeo (Filadelfo), e grazie ad altri accenni nelle Siracusane, possiamo collocare la sua nascita attorno al 310. Nessuno dei suoi carmi fa invece pensare a un'attività posteriore al 260 a.C.

Trascorse verosimilmente l'infanzia e l'adolescenza nella città natale, dove cercò di entrare a far parte della corte del tiranno Gerone, come sarebbe testimoniato dall'idillio XVI in cui il poeta fa le lodi, appunto, di Gerone (probabilmente per ingraziarsene i favori): fallito il tentativo in patria, si mise in viaggio e si stabilì dapprima a Cos, dove entrò in contatto con Filita e Nicia e in seguito ad Alessandria dove trovò finalmente un mecenate in Tolomeo Filadelfo.

Da alcuni riferimenti contenuti nell'idillio XVII si ricava che il soggiorno egiziano di Teocrito dovette avvenire fra il 274 a.C. e il 270 a.C.: ad Alessandria, in quel momento, esisteva un vivace dibattito letterario, animato dal poeta Callimaco, che vedeva due schieramenti contrapposti: da un lato i sostenitori del poema tradizionale di tipo omerico e, dall'altro, i fautori di un nuovo modo di concepire la letteratura e il fare poetico, che fosse caratterizzato dalla brevità dei componimenti, dall'erudizione e dalla cura formale. Nella disputa, Teocrito prese certamente le difese del secondo gruppo, come è dato capire, non solo dalle sue poesie, ma soprattutto dall'idillio VII, le Talisie, in cui Teocrito fa una precisa dichiarazione di poetica in tal senso.

Poche notizie abbiamo sull'ultima fase di vita del poeta e gli studiosi non sono concordi: probabilmente viaggiò ancora, forse per fare ritorno in patria o forse per stabilirsi nuovamente a Cos. Non conosciamo, comunque, né la data né il luogo della morte, anche se si pensa che la morte vada collocata prima del 250 a.C.