Callimaco, secondo le fonti, scrisse moltissimo, sia in versi sia in prosa, tanto che, secondo la tradizione, avrebbe pubblicato 800 libri.
Tra le opere erudite spiccavano i citati Pinakes e una serie di opere di erudizione sui più disparati argomenti, dalla storia alla geografia, dall'etnografia alle paradossografie (in greco παραδοξογραφία, cioè "testi sulle cose meravigliose").
Tra i carmi vanno ricordati quattro libri di elegie intitolati Aitia (Aἴτια, ossia "origini" o "cause"), diciassette Giambi, sessantatré Epigrammi, sei Inni e un epillio, l'Ecale.