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Libro

Greco IV

13. Demostene: la vita

13.4. Le opere minori

Nel corpus, inoltre, sono pervenute anche opere non pienamente raggruppabili sotto l'etichetta di orazioni.

Proemi assembleari

Sono esordi di orazioni, in numero di 56, pervenute come esempi di introduzione ad una demegoria, su esempio di quelli lisiani. La stessa IV Filippica è composta unendo questi esordi (Canfora), veri e propri svolgimenti adatti a qualsiasi argomento che, come nota Canfora, questi "pezzi sparsi" documentano l'attività politica di Demostene, integrando le orazioni intere del gruppo assembleare.

Lettere

Questa raccolta di sei lettere è di dubbia autenticità, come del resto molti epistolari antichi. Sembra che siano autentiche solo le lettere I-IV, che concernono questioni legate al periodo dell'esilio di Demostene e sembrano proseguire l'apologetica che l'autore aveva espresso nella Corona: notevole, per ricostruire la politica demostenica posteriore a Cheronea - di cui non abbiamo testimonianza oratoria - la breve lettera VI, un biglietto che informa gli ateniesi dei progressi compiuti nel reclutamento di alleati durante la guerra lamiaca.

Opere perdute

Tra le orazioni perdute risultano i titoli di un'orazione Sui retori, di argomento epidittico, un discorso Contro Demade, contro il politico filomacedone e noto improvvisatore, un'orazione pronunciata Sul sacco di Tebe, dopo la conquista e la distruzione di Tebe da parte di Alessandro Magno nel 335 a.C., che aveva notevolmente impressionato ed infiacchito la resistenza alla Macedonia.

Sono giunti anche 70 Apoftegmi, detti celebri pervenuti in varie raccolte.