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Libro

Greco IV

4. Sofocle: la vita

 

Sofocle nasce nel 496 a.C nel demo di Colono Agoreo, che è un sobborgo di Atene. Figlio di Sofilo, ricco ateniese proprietario di schiavi, riceve la migliore formazione culturale e sportiva, cosa che gli permette a 15 anni di cantare da solista nel coro per la vittoria di Salamina. La sua carriera di autore tragico è coronata dal successo: a 27 anni conquista il suo primo trionfo gareggiando con Eschilo. In tutto Sofocle conquista 24 vittorie, arrivando secondo in tutte le altre occasioni.

Amico di Pericle e impegnato nella vita politica, è stratego insieme a quest'ultimo nella guerra contro Samo (441-440 a.C.). Inoltre ricopre la carica di ellenòtamo (custode del tesoro della lega Delio-Attica) nel 443-442 a.C., e quando il simulacro del dio Asclepio viene trasferito da Epidauro ad Atene Sofocle è designato a ospitarlo nella sua casa fino a quando non sia pronto il santuario destinato al dio, guadagnandosi l'appellativo di "dèxios" (δέξιος, "colui che ospita", dal verbo δέχομαι, dèchomai, "io ricevo"), il che testimonia ulteriormente la grande stima di cui il poeta greco gode presso i suoi concittadini.

Nelle sue funzioni pubbliche contribuisce all'elaborazione della costituzione dei Quattrocento.

Sposa poi l'ateniese Nicostrata che gli dà un figlio, Iofonte. Ha anche un'amante chiamata Teoris, una donna di Sicione, da cui ha un altro figlio, Aristone, che diverrà padre di Sofocle il Giovane: si dice che poco prima della sua morte, Iofonte intenti un processo al padre Sofocle per una questione d'eredità affermandone l'incapacità mentale a causa dell'avanzata età. La semplice lettura della sua ultima opera, Edipo a Colono, mette fine al processo.

Muore nel 406 a.C. e la sua ultima tragedia, l'Edipo a Colono, viene rappresentata postuma lo stesso anno (o pochi anni dopo) in segno di grande onore. Secondo la storiografia antica, notoriamente amante di tali pittoreschi aneddoti, sarebbe morto strozzato da un acino d'uva nel corso di un simposio.