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Libro

Greco IV

3. Eschilo: la vita

 

Nacque intorno al 525 a.C. a Eleusi, centro misterico a una ventina di chilometri da Atene e lì, in giovane età, cominciò a comporre per il teatro. Fu testimone e prese parte alle guerre contro l'invasione persiana nel 490 e nel 480. Probabilmente lottò contro i persiani nelle battaglie di Maratona (490 a.C.), di Salamina (480 a.C.) e di Platea (479 a.C.). Nel frattempo, giovanissimo, esordì come attore e poi come autore di drammi. Vinse il suo primo premio nelle gare tragiche del 484.

Eschilo fu forse iniziato ai misteri eleusini e dal momento che, secondo alcune leggende, ne avrebbe rivelato i segreti, sarebbe stato costretto a rifugiarsi a Gela, in Sicilia, dopo il suo ultimo grande successo nel 458 a.C. con l'Orestea.

Sembrerebbe in realtà aver risposto all'invito del tiranno Gerone, per cui fece rappresentare I Persiani e scrisse le Etnee per celebrare la fondazione della città di Aitna, alle pendici dellEtna.

Morì in Sicilia nel 456 a.C..

Sul suo epitaffio non furono ricordate le vittorie in ambito teatrale, ma i meriti come combattente a Maratona. Dopo la sua morte ricevette dai suoi contemporanei molti riconoscimenti, il più grande dei quali fu la rappresentazione postuma delle sue tragedie, all'epoca segno di eccezionale onore. Fu padre di Euforione, anch'egli tragediografo.