L'Odissea (greco: Ὀδύσσεια, Odysseia) è uno dei due grandi poemi epici greci attribuiti all'opera del poeta Omero. La datazione del poema viene comunemente fatta risalire al periodo tra l'800a.C. e il 700 a.C. L'argomento del poema è in parte una continuazione dell'Iliade, e tratta principalmente delle avventure capitate all'eroe Greco Odisseo (o Ulisse, alla latina) durante il suo lungo viaggio di ritorno verso la sua patria Itaca, dopo la caduta di Troia. Si compone di ventiquattro libri, ognuno dei quali indicato con una lettera dell'alfabeto greco minuscolo, per un totale di 12.110 esametri.
Il poema è uno dei testi fondamentali della cultura classica occidentale, e viene tuttora comunemente letto in tutto il mondo sia nella versione originale che attraverso le numerose traduzioni.
L'Odissea si presenta attualmente in forma scritta, mentre in origine il poema era tramandato in forma orale da abili ed esperti aedi. Nella narrazione si servivano di un metro regolare chiamato "esametro dattilico" o "esametro epico". Ciascuno dei 12110 esametri del testo originale è composto da 6 piedi, ciascun piede è alternativamente un dattilo o uno spondeo.
Tra gli aspetti più interessanti del testo vi è la sorprendentemente modernità dello sviluppo non-lineare della narrazione, con l'uso dell'espediente dell'analessi (flash-back). Inoltre, diversamente da come accade in altri poemi epici, lo svolgersi degli avvenimenti sembra fatto dipendere tanto dalle scelte e dalle azioni dei personaggi femminili e degli schiavi, quanto dalle gesta degli eroi e dei guerrieri.
In Italiano, così come in altre lingue, la parola "odissea" ha finito per diventare sinonimo di un lunghissimo e faticoso viaggio così come di un'impresa apparentemente senza fine.