può avere valore
a) finale intenzionale se il participio è futuro (si traduce di preferenza "con l’intenzione di");
b) causale soggettivo, oppure comparativo-ipotetico, se il participio è presente o aoristo; può essere reso in italiano con poiché, come se, pensando che o locuzioni analoghe;
c) causale soggettivo, oppure comparativo-ipotetico, con il genitivo assoluto; può essere reso in italiano con poiché, come se, pensando che o locuzioni analoghe;
es.: χρὴ ὑμᾶς εὐλαβεῖσθαι μὴ ὑπ’ ἐμοῦ ἐξαπατηθῆτε, ὡς δεινοῦ ὄντος λέγειν = bisogna che voi stiate attenti a non farvi ingannare da me, perché (secondo loro) sono abile a parlare.