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Libro

Greco II

4. Argomenti di sintassi: Il participio predicativo

E’ molto usato in greco, non è mai preceduto dall’articolo e concorda con un elemento nominale della proposizione reggente: svolge la funzione di complemento del predicato verbale, la cui azione completa il significato di alcuni verbi. In italiano si può tradurre con un infinito oppure con una dichiarativa introdotta da «che».

Esistono due tipi di participio predicativo: del soggetto e del complemento oggetto. Hanno il participio predicativo del soggetto:

1 I verbi che indicano inizio, proseguimento, fine come ἄρχομαι «comincio», παύομαι «smetto», διατελέω «continuo». Es. οὐ παύσομαι φιλῶν: «non smetterò di amare».

2 I verba affectum, cioè verbi che esprimono sentimenti o stati d’animo, come χαίρω, ἥδομαι «gioisco, mi rallegro», αἰσχύνομαι «mi vergogno», ἄχθομαι «mi sdegno», μεταμέλομαι «mi pento» ecc. Es. τοὺς εὐσεβεῖς θεοὶ θνῄσκοντας οὐ χαίρουσιν: «gli dèi non gioiscono di veder morire i pii».

3 I verbi di percezione, come ὁρῶ «vedo», ἀκούω «sento», αἰσθάνομαι «mi accorgo», γιγνώσκω «conosco», οἶδα «so», πυνθάνομαι «vengo a sapere» ecc. Es. οἶδα ἀγαθὸς ὤν: «so di essere buono».

4 I verbi che indicano un modo di essere del soggetto, come τυγχάνω «sono, mi trovo per caso», λανθάνω «sono nascosto», φαίνομαι «sono manifesto», φθάνω «prevengo», φανερός εἰμι, δῆλός εἰμι «sono manifesto, è chiaro che» ecc. Questi verbi si traducono in italiano con un avverbio, mentre il participio predicativo prende il tempo e la persona del modo finito.

Hanno il participio predicativo del complemento oggetto:

1 I verbi di percezione come ὁρῶ «vedo», ἀκούω «sento», αἰσθάνομαι «mi accorgo», γιγνώσκω «conosco», πυνθάνομαι «vengo a sapere» ecc. Es. ὁρῶ τὸν παῖδα γελῶντα: «vedo che il bambino ride».

2 I verba dicendi o declarandi, come ἀγγέλλω «annuncio», δηλόω «mostro», δείκνυμι «dimostro» ecc. Es. ἔδειξας ἡμᾶς ἀγαθοὺς ὄντας: «dimostrasti che noi eravamo buoni».