In greco, a differenza di quanto accade nel latino classico, il futuro si forma sul tema verbale. Si coniuga in quattro modi: due finiti, indicativo e ottativo, e due indefiniti, infinito e participio. Il tema temporale della forma attiva e media del futuro è ben distinto da quello della forma passiva, e si divide in cinque sottospecie:
il futuro sigmatico, tipico delle radici verbali in vocale, in dittongo, in consonante muta, e caratterizzato dal suffisso temporale -σ- seguito dalle vocali tematiche; in pratica si coniuga come il presente indicativo tematico;
il futuro asigmatico o contratto, tipico delle radici verbali in consonante liquida e nasale (tranne κέλλω e κύρω), è in realtà un futuro sigmatico col suffisso in -εσ- seguito dalle vocali tematiche, con caduta del sigma intervocalico, dando luogo a contrazione sistematica delle desinenze verbali con il relitto del suffisso originario -ε-;
il futuro attico, tipico di alcuni verbi in -ίζω e in -άζω con la radice di almeno due sillabe; si tratta di un'estensione del futuro asigmatico in cui la dentale finale del tema (-ιδ, -αδ) cade davanti alla caratteristica -σ- che poi cade a sua volta lasciando la vocale finale della radice e quelle della desinenza libere di contrarsi;
il futuro dorico, tipico di pochi verbi; è caratterizzato dall'interfisso -σε- seguito dalle vocali tematiche -ε-/-ο-. Ha soltanto la forma media, con significato attivo;
il futuro senza caratteristica, tipico di tre verbi anomali, non ha alcun suffisso, tranne la vocale tematica.
Futuro sigmatico
Coniugazione dei modi finiti
Coniugazione dei modi indefiniti
Futuro contratto
Il futuro contratto è caratteristico dei verbi il cui tema termina in consonante liquida (λ, ρ) o nasale (μ, ν). Si tratta sempre di un futuro sigmatico, che però ha subito alcuni mutamenti fonetici: poiché il greco mal tollera l'incontro tra il σ e una liquida o una nasale, tra il tema verbale e la caratteristica -σ- del futuro sigmatico inserisce un -ε- d' appoggio. Tale inserzione (detta anaptissi) genera il gruppo -εσ- nel quale il -σ-, divenuto intervocalico (lo succedono immediatamente le cosiddette vocali tematiche proprie di ciascun modo - il futuro contratto ha infatti una coniugazione tematica), scompare e le due vocali in iato si contraggono. In questo modo il futuro contratto presenta una flessione identica a quella dei verbi contratti in -έω al presente. Un esempio è la flessione di φαίνω(tema verbale φαν-).
Coniugazione dei modi finiti
Coniugazione dei modi indefiniti
È un tipo di futuro tipico del dialetto attico. È tipico principalmente di quasi tutti i temi in -ίζω, ma si può anche trovare con alcuni in -άζω e infine alcuni temi bisillabici in vocale α/ε preceduta da liquida (λ, ρ) o nasale (μ, ν). Nei verbi in -ίζω si verifica inoltre uno spostamento di accento (*κομίδσω > κομιῶ e non l'atteso *κομίω). Perché si abbia questo tipo di futuro il tema verbale deve avere almeno due sillabe.
Nei primi due gruppi si ha la caduta del gruppo δσ che si viene a formare con l'incontro del tema e il suffisso -σ- e contrazione tra vocale del tema e desinenza.
κομίζω (t.v. κομιδ-) "portare, accompagnare" > *κομι[δσ]ω > κομιῶ
πελάζω (t.v. πελαδ-) "accostarsi" > *πελα[δσ]ω > πελῶ
Alcuni verbi di questo gruppo hanno anche la forma di futuro sigmatico.
Il terzo gruppo ha come caratteristica il σ in posizione intervocalica che cade permettendo la contrazione tra la vocale α/ε e la desinenza.
τελέω (t.v. τελε-) "compio" > *τελε(σ)ω > τελῶ
ἐλαύνω (t.v. ἐλα-) "spingo" > *ἐλα(σ)ω > ἐλῶ
La coniugazione segue, per quanto riguarda il primo gruppo, il modello dei verbi contratti in -έω, il secondo si coniuga esattamente come i contratti in -άω. Il terzo gruppo segue la coniugazione dei verbi in -άω nel caso che la vocale del tema sia α, altrimenti quella dei verbi in. -έω.
I verbi con tema monosillabico hanno invece un regolare futuro sigmatico:
κνίζω "grattare" > κνίσω
κτίζω "fondare" > κτίσω
σχίζω "spaccare" > σχίσω
Futuro dorico
Il futuro dorico è così detto perché tipico del dialetto dorico. È proprio di alcuni verbi, che tuttavia ricorrono anche al futuro sigmatico. Ha solo la forma media con valore attivo. La sua formazione è caratterizzata dall'aggiunta dell'interfisso -σε- e delle desinenze medie con vocale tematica:
Si ottiene così *πλευσέομαι, con conseguente contrazione.
Nell'attico si trovano soltanto otto verbi, esclusivamente al medio, resi con il futuro dorico:
Futuro passivo
Il futuro passivo greco ha un tema distinto da quello del futuro attivo e medio, che coincide con quello dell'aoristo passivo. Come per l'aoristo passivo, si distinguono due forme di futuro passivo:
il futuro passivo I o debole, con la caratteristica -θή-σο-μαι (ad es. λυθήσομαι: "io sarò sciolto");
il futuro passivo II o forte, con la caratteristica -ή-σο-μαι (ad es. φανήσομαι: "io sarò mostrato, io apparirò").
La coniugazione del futuro passivo, a parte i due suffissi temporali, è identica a quella del futuro medio. Come nel futuro semplice non esistono il congiuntivo e l'imperativo futuro, così nella coniugazione esisteranno: indicativo, ottativo, participio e infinito.
Futuro passivo debole
Coniugazione del futuro passivo primo o debole: νικάω, "vincere".
Futuro passivo forte
Coniugazione del futuro passivo secondo o forte: φαίνω, "mostrare".