«L'ottava poliziana è la più perfetta che quella tradizione avesse fin allora prodotta. Morbida, scorrevole, senza asprezze, essa trasporta su di sé e in sé la tenue storia, facendola apparire come un insieme di quadri appesi alle pareti di un sontuoso palazzo. Nessun'altra opera come questa può fregiarsi tanto a ragione del titolo di «poesia umanistica moderna». L'ardua congiunzione fra antico e moderno ha indubbiamente trovato nelle Stanze il suo punto di equilibrio più alto.» |