3.4. Le proposizioni completive: soggettive e oggettive
Le proposizioni completive soggettive e oggettive sono due tipi di proposizioni subordinate che vengono utilizzate nella lingua greca per completare il significato di un verbo o di un nome. Vediamo una descrizione e una spiegazione di entrambi i tipi:
Proposizioni completive soggettive:
Le proposizioni completive soggettive sono subordinate introdotte da verbi che esprimono una percezione, un pensiero o una dichiarazione di opinione. Questi verbi possono essere, ad esempio, "νομίζω" (nomízō) - pensare, "ἔοικα" (eoika) - sembrare, "γιγνώσκω" (gignṓskō) - sapere, ecc.
La proposizione completiva soggettiva funge da soggetto del verbo principale. Ad esempio:
Γιγνώσκω ὅτι εἶσαι εὐτυχής. (Gignṓskō óti eîsai eutychḗs) - So che sei felice.
Nelle frasi sopra, le proposizioni "ὅτι ἔρχεται" (óti érchetai) e "ὅτι εἶσαι εὐτυχής" (óti eîsai eutychḗs) svolgono il ruolo di soggetto dei verbi "νομίζω" (nomízō) e "γιγνώσκω" (gignṓskō).
Proposizioni completive oggettive:
Le proposizioni completive oggettive sono subordinate introdotte da verbi che esprimono desiderio, comando, percezione o conoscenza. Questi verbi possono essere, ad esempio, "θέλω" (thélō) - volere, "παρακαλώ" (parakalṓ) - pregare, "ἀκούω" (akoúō) - sentire, "γνωρίζω" (gnōrízō) - conoscere, ecc. La proposizione completiva oggettiva funge da oggetto del verbo principale. Ad esempio:
Θέλω νὰ φύγεις. (Thélō na fýgeis) - Voglio che tu parta.
Παρακαλῶ νὰ με βοηθήσετε. (Parakalô na me boēthḗsete) - Vi prego di aiutarmi.
Nelle frasi sopra, le proposizioni "νὰ φύγεις" (na fýgeis) e "νὰ με βοηθήσετε" (na me boēthḗsete) svolgono il ruolo di oggetto dei verbi "θέλω" (thélō) e "παρακαλῶ" (parakalô). In entrambi i casi, le proposizioni completive possono essere introdotte da congiunzioni come "ὅτι" (óti) - che o "νὰ" (na) - che. La scelta della congiunzione dipende dal verbo principale e dal contesto.
Le proposizioni completive soggettive e oggettive sono importanti nella costruzione di frasi complesse e consentono di esprimere concetti più complessi e articolati nella lingua greca
Le dichiarative implicite all’infinito si chiamano infinitive e si dividono in due tipi:
LA FRASE FUNGE DA SOGGETTO DEL VERBO
Verbo all’infinito + Soggetto al nominativo
oppure, Verbo all’infinito + Soggetto all’accusativo
Esempio “Si dice che…” (la frase che segue fa da soggetto al verbo)
LA FRASE FUNGE DA COMPLEMENTO OGGETTO DEL VERBO
Verbo all’infinito + Soggetto all’accusativo
Esempio
“Dicono che…” (la frase che segue fa da complemento oggetto al verbo, perché il verbo ha già come soggetto “essi”)