Il paradigma verbale nella lingua greca è l'insieme completo delle forme verbali che un verbo può assumere.
Le forme verbali si configurano per: persona, numero, tempo, modo, voce e aspetto verbale.
Persona e numero: Le forme verbali indicano la persona (io, tu, egli/ella/esso, noi, voi, essi/esse) e il numero (singolare o plurale) del soggetto. Ad esempio, il verbo "λύω" (luō) al presente attivo può essere coniugato come segue:
Λύω (Luō) - io sciolgo
Λύεις (Lueis) - tu sciogli
Λύει (Luei) - egli/ella/esso scioglie
Λύομεν (Luomen) - noi sciogliamo
Λύετε (Luete) - voi sciogliete
Λύουσι(ν) (Luousi n) - essi/esse sciolgono
Tempo: Le forme verbali indicano il tempo dell'azione, che può essere presente, passato o futuro. I tempi verbali principali includono il presente, l'imperfetto, l'aoristo e il futuro. Ogni tempo ha le sue specifiche desinenze e modifiche verbali.
Modo: Le forme verbali indicano anche il modo dell'azione, che può essere indicativo, imperativo, congiuntivo, ottativo o infinito. Il modo indica il modo in cui l'azione è espressa o percepita.
Voce: Le forme verbali possono essere attive o medio-passive. La voce attiva indica che il soggetto compie l'azione, mentre la voce medio-passiva indica che il soggetto subisce l'azione o agisce su se stesso.
Aspetto verbale: L'aspetto verbale in greco antico può essere imperfettivo o perfettivo. L'aspetto imperfettivo indica un'azione in corso o continuativa, mentre l'aspetto perfettivo indica un'azione completata o conclusa.
È importante notare che il paradigma verbale nella lingua greca presenta variazioni e irregolarità, specialmente per i verbi irregolari. Ogni verbo può avere delle peculiarità nella sua coniugazione.