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Libro

Greco I

1. Introduzione alla fonetica greca

1.7. La seconda declinazione dei sostantivi


La seconda declinazione dei sostantivi nella lingua greca antica comprende principalmente sostantivi maschili e neutri che terminano in -ος (-os) o -ον (-on) nel nominativo singolare. 

Questa declinazione è caratterizzata da desinenze specifiche che cambiano a seconda del caso, del numero e della funzione grammaticale del sostantivo nella frase.

Esempio di declinazione di un sostantivo della seconda declinazione:

  • Sostantivo maschile: ὁ λόγος (ho logos) - la parola
  • Nominativo singolare: ὁ λόγος (ho logos) - la parola
  • Genitivo singolare: τοῦ λόγου (tou logou) - della parola
  • Dativo singolare: τῷ λόγῳ (tōi logōi) - alla parola
  • Accusativo singolare: τὸν λόγον (ton logon) - la parola
  • Vocativo singolare: ὦ λόγε (ō loge) - oh parola

  • Nominativo plurale: οἱ λόγοι (hoi logoi) - le parole
  • Genitivo plurale: τῶν λόγων (tōn logōn) - delle parole
  • Dativo plurale: τοῖς λόγοις (tois logois) - alle parole
  • Accusativo plurale: τοὺς λόγους (tous logous) - le parole
  • Vocativo plurale: οἱ λόγοι (hoi logoi) - oh parole


In questo esempio, il sostantivo maschile "λόγος" (parola) è declinato attraverso tutti i casi grammaticali e i numeri. Le desinenze cambiano per indicare il caso (nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo) e il numero (singolare, plurale).

Per i sostantivi neutri della seconda declinazione, le desinenze sono simili, ma con leggere variazioni.
Ad esempio, il sostantivo "τὸ παιδίον" (to paidion, il bambino) avrebbe desinenze come "τοῦ παιδίου" (tou paidiou) al genitivo singolare e "τὰ παιδία" (ta paidia) al nominativo plurale.

È importante notare che le desinenze possono variare a seconda della sottocategoria della seconda declinazione a cui appartiene il sostantivo, ma la struttura generale della declinazione rimane simile per tutti i sostantivi maschili e neutri di questa declinazione.