La lingua greca antica utilizzava un sistema complesso di declinazione per le parole, che indicava il genere, il numero (singolare o plurale) e il caso delle parole all'interno di una frase. Inoltre, l'articolo aveva un ruolo fondamentale in quanto concordava con il sostantivo in genere, numero, caso e spesso anche in declinazione. La declinazione delle parole in greco antico includeva cinque casi principali:
Nominativo: indicava il soggetto della frase o il caso predicativo dell'attributo.
Genitivo: indicava il possesso o l'appartenenza.
Dativo: indicava il complemento di termine, il destinatario o il beneficiario di un'azione.
Accusativo: indicava il complemento oggetto diretto della frase.
Vocativo: usato per chiamare o rivolgersi direttamente a qualcuno o qualcosa.
Ogni sostantivo, aggettivo o pronome nella lingua greca antica era declinato secondo uno dei tre generi:
maschile,
femminile,
neutro.
Inoltre, ogni sostantivo o aggettivo aveva una delle tre declinazioni: prima, seconda o terza, che si differenziavano nella formazione dei casi e delle desinenze.
L'articolo determinativo era molto importante nella lingua greca antica. L'articolo concordava con il sostantivo in genere, numero, caso e spesso anche in declinazione. L'articolo greco aveva diverse forme per ciascun caso e numero, ad esempio:
L'articolo era utilizzato per specificare o rendere definito il sostantivo, indicando che si tratta di un oggetto o un concetto noto o specifico nella frase.
È importante notare che il sistema di declinazione e l'uso dell'articolo nella lingua greca antica possono essere complessi e variano a seconda del periodo storico, del dialetto e dell'autore.